Realizzazione, sicurezza e archeologia

La Linea B1 ha una capacità di trasporto di 24.000 persone l’ora per senso di marcia.
È un’infrastruttura di grande qualità progettuale che prevede l’adozione di avanzate soluzioni costruttive.
L’intera opera è stata studiata per ridurre al minimo gli impatti negativi per i cittadini nella fase dei lavori: una delle caratteristiche innovative del progetto è costituita dalla dettagliata programmazione dell’occupazione delle aree di cantiere, con la determinazione di nuovi schemi di circolazione del traffico pubblico e privato per contenere i disagi alla circolazione.  

Gallerie
La totalità delle gallerie della metro, scavate a 20-30 metri di profondità, è stata realizzata utilizzando un macchinario di elevata tecnologia comunemente definito “talpa meccanica”, che lavora senza occupare la superficie né mettere a rischio la stabilità degli edifici soprastanti. Si tratta di un macchinario TBM (Tunnel Boring Machine) con tecnologia EPB (Earth Pressure Balance) che consente di avanzare esercitando una contropressione al fronte utilizzando la stessa terra scavata.
La stessa macchina - che è un vero treno lungo oltre 90 metri - mette in opera simultaneamente il rivestimento definitivo della galleria in conci prefabbricati di cemento armato disposti ad anello. La sequenza delle lavorazioni è quindi tale da evitare ogni disturbo agli edifici preesistenti.

Stazioni
La Linea B1 ha tra i suoi obiettivi quello di garantire - rispetto alle stazioni metro esistenti lungo le linee A e B - una migliore vivibilità dell’ambiente sotterraneo, con scelte progettuali adeguate alla profondità del tracciato. Il progetto ha predisposto ambienti spaziosi, di alto valore estetico, totalmente accessibili.
Localizzazione delle stazioni e accessi sono stati studiati secondo criteri di qualità e funzionalità, per aumentare il più possibile l’area di influenza della Linea e favorire l’interscambio col trasporto pubblico. Le soluzioni progettuali adottate hanno, tra i principali criteri, quello di ridurre al minimo l’impatto dei cantieri sulla viabilità principale.

La sicurezza e l'archeologia
Dal punto di vista della sicurezza le gallerie della Linea B1 sono state realizzate a profondità tali da renderle compatibili con l’esistenza di qualunque tipo di edificio. Lo stesso dicasi per la costruzione delle stazioni.
Sulla base di centinaia di accertamenti tecnici nei fabbricati, precedentemente svolti lungo il tracciato, si è provveduto a redigere lo stato di fatto di tutti gli edifici limitrofi alle opere, al fine di individuarne le caratteristiche e le possibili condizioni critiche. Tutti gli edifici potenzialmente interessati dai lavori sono costantemente sotto controllo con tecniche all'avanguardia che fanno capo a un unico sistema di monitoraggio
Sono state svolte approfondite indagini geognostiche lungo tutta la linea, eseguendo anche prove direttamente sul luogo, in laboratorio o strumentali, per acquisire la conoscenza della geologia e del regime delle acque sotterranee delle aree interessate dai lavori.
Tutta la rete di sottoservizi, con particolare riferimento alle fognature, è stata indagata e rilevata prima dell'avvio dei lavori su ognuna delle aree di cantiere. Sui collettori fognari principali sono state anche condotte videoispezioni mediante robot attrezzato con videocamera.
Sono state altresì eseguite indagini archeologiche preventive in tutti i siti segnalati dalla Soprintendenza, mediante sondaggi e scavi dal piano stradale. Tali indagini, condotte sotto la supervisione delle autorità competenti per la tutela archeologica, sono state portate avanti anche durante le fasi di scavo delle stazioni e dei pozzi, nello strato di interesse archeologico.

 
 
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